Cos'è
Lo scrittore Alessandro Baricco è uno che ha sempre guardato il progresso con estrema curiosità, e forse non tanto il progresso in sè, quanto la reazione della società all’avvento del progresso. Lo ha fatto nel romanzo Castelli di Rabbia parlando di un uomo che comprò una locomotiva di nome Elisabeth, lo ha fatto scrivendo I Barbari e osservando la paura che provano degli esseri umani quando guardano altri giovani esseri umani che cominciano ad avere le branchie, lo ha fatto da poco con The Game.
In The Game parla di Progresso.
La sostanza è che le nuove generazioni non hanno un’idea di progresso inteso come aumento del benessere, dignità e decoro collettivo, crescita economica e sociale, come chi l’aveva nel millennio precedente. Quelli erano tutti dati saldi, certi, granitici. La rivoluzione digitale ha trasformato il progresso in un’altra cosa, che ha a che vedere con la dematerializzazione e la leggerezza del mondo. Comunque la pensiate…i pioneri della rivoluzione digitale, nerd dentro garage e schotch sul nasello degli occhiali, diedero una direzione all’idea di progresso.
Idea di Progresso che ha come concetto base lo sfaldamento di alcuni privilegi che adesso vengono elargiti a tutti, a chiunque abbia uno smartphone (ossia chiunque!).
E’ un discorso lungo che vi invito ad ascoltare e vi invito a leggere, comunque la pensiate…
Soprattutto in un momento dove le nostre aule sono dentro quell’idea, le nostre lezioni hanno quella leggerezza aerea, e noi siamo diventati quello spazio cloud. Smaterializzati.
Lui lo spiega molto meglio di quanto non potrei fare io cercando di riassumervi un concetto che – comunque la pensiate – è una riflessione che è interessante fare.
Prof.ssa Lecce