Cos'è
Il Premier con tono solenne dice “Chiudono tutte le attività non necessarie”. Nella mia testa si perdono tutti i tragici numeri di un’altra ferale giornata, non sento quel moto patriottico che ormai da giorni si leva nel cuore degli italiani, quello che ci fa cantare dalle finestre e ci fa esporre bandiere ed arcobaleni. Non penso come al solito -ma si- Andrà tutto bene.
L’unica cosa che penso è: ma i tabacchi? I tabacchi chiuderanno o sono beni di prima necessità?
Un demonio nella testa non mi fa pensare ad altro. E poi penso a lui: Zeno Cosini.
Chi sia Zeno Cosini, voi del quinto lo avreste studiato tra poco, e tra poco sarebbe ripartita la solita posta “secondo me quest’anno esce Svevo”.
Come andrà non lo so, però so che se non lo conoscete vi perdete qualcosa. Qualcuno.
Leggete il capitolo Il fumo de La coscienza di Zeno e vi affezionerete a lui anche voi.
Diffidate della diffidenza verso i testi che si studiano sui banchi di scuola, da Zeno Cosini imparerete delle cose su voi stessi, sui demoni in testa e sulla differenza tra quest’ultimi e i beni di prima necessità. Io l’ho fatto.
Ve ne lascio uno stralcio
Ma allora io non sapevo se amavo o odiavo la sigaretta e il suo sapore e lo stato in cui la nicotina mi metteva. Quando seppi di odiare tutto ciò fu peggio. E lo seppi a vent’anni circa. Allora soffersi per qualche settimana di un violento male di gola accompagnato da febbre. Il dottore prescrisse il letto e l’assoluta astensione dal fumo. Ricordo questa parola assoluta! Mi ferí e la febbre la colorí: Un vuoto grande e niente per resistere all’enorme pressione che subito si produce attorno ad un vuoto.
Quando il dottore mi lasciò, mio padre (mia madre era morta da molti anni) con tanto di sigaro in bocca restò ancora per qualche tempo a farmi compagnia. Andandosene, dopo di aver passata dolcemente la sua mano sulla mia fronte scottante, mi disse:
– Non fumare, veh!
Ecco il libro sulla Biblioteca Mlol e lo scenggiato Rai del 1988
Prof.ssa Lecce