L’UNIONE FA LA FORZA – Collaborazione tra “Il Chicco” e il Buonarroti per il giardino didattico
Si forma una catena tra i ragazzi dell’associazione “Il Chicco” e i ragazzi di 4E e 5E dell’istituto Buonarroti. Sistemiamo le piante. Poi tutti riuniti intorno al tavolo per una merenda insieme con … lo spumante. Nel giardino della succursale del Buonarroti il 22 gennaio 18 sono stati invitati i ragazzi dell’associazione “Il Chicco” di Ciampino. Questi ragazzi con disabilità ci hanno regalato molte piante per abbellire il giardino della nostra scuola. Questa associazione, che accoglie ragazzi disabili, è composta da educatori e da volontari.
Per scaricare le piante dai loro pulmini, Fabrizio, uno degli educatori, ci ha diviso in due file per fare il passamano con le piante. Mentre loro hanno impiegato settanta minuti per caricare i pulmini, tutti insieme noi in sette minuti le abbiamo scaricate! Ikea di Anagnina, quando ha delle piante non belle e non vendibili, le regala a qualche associazione come a Il Chicco.
Lo scopo è provare a far rivivere e rifiorire queste piante oppure riutilizzarle per il compostaggio, riciclando terra e vasi. Abbiamo fatto conoscenza con Danilo, fan sfegatato della Roma, Vittorio, ragazzo dalle poche parole, Ivana sempre affamata e Mimmo: un grande! Insieme abbiamo mangiato una bella merenda e brindato per queste nuove piante e per la conoscenza di queste persone “speciali”. È stata un’esperienza molto significativa e ci siamo lasciati con un arrivederci: infatti contiamo di incontrarci di nuovo.
Ecco alcune delle nostre impressioni:
- L’incontro con questi ragazzi è stato appassionante ed istruttivo. Mi hanno dimostrato che nella vita “tutto è possibile” con un pizzico di volontà e di passione. Mi hanno insegnato che di fronte alle avversità della vita ed alle problematiche che essa ha imposto loro, non bisogna mai arrendersi, mollare o restare in attesa.
- Parlare con queste persone, anche per poco tempo, mi ha fatto guardare oltre le apparenze. E’ stato un insegnamento di vita. E ho visto una grande voglia di fare da parte dei coordinatori.
- Sono stato contento del gesto di “passarci” le piante. Ho capito che dietro IL CHICCO c’è un grande lavoro.
- Ti fanno vedere il mondo da un’altra prospettiva.
- Alla fine hanno portato allegria e secondo me anche loro sono stati bene con noi. Credo che per questi ragazzi incontrare nuove persone sia la cosa più bella che possano avere.
- Inizialmente sono rimasta di stucco. Poi mi sono accorta che più ci parli, più spariscono i loro difetti fisici e ci puoi stare insieme per parlare e scherzare, tranquillamente.
- Ho capito che ci sono problemi VERI nella vita … ho capito che non sono SPECIALI perché hanno qualche handicap (si, ce l’hanno) , ma sono speciali nell’animo. Poi, interagendo con loro, mi sono sentito più coinvolto nel nostro progetto del giardino.
- Credo che si debba imparare da loro che bastano le piccole cose per essere felici, quelle piccole cose che ormai diamo per scontato e pensiamo insufficienti per stare bene.
- Hanno portato un messaggio: tutto è utile. Le piante vengono prese da IKEA e sono quelle da buttare, però così le recuperiamo. Ho visto lavorare chi pensavo non potesse fare nulla. Questo mi infonde fiducia ed ammirazione.
- Con loro ho capito che si può formare un gruppo e lavorare insieme, senza guardare le difficoltà altrui.
- Quando sono entrato in contatto con queste persone, non sapevo come avrei potuto cominciare a parlare e questo mi creava disagio, anche perché vedevo altri compagni che riuscivano ad interagire. Mi sono sentito IO quello “strano”… un’esperienza preziosa, per noi e per loro.
- All’inizio ero un po’ timoroso di incontrarli, semplicemente perché non sapevo come comportarmi, avevo paura di fare qualcosa di sbagliato. Poi ho visto che non c’era nulla di cui aver timore …
- Mi spiazzano sempre per la loro semplicità e spontaneità: porgo la mano per un saluto a Vincenzo e lui si accosta per un abbraccio. C’è molto da imparare da questi ragazzi , forse sono i pochi ad essere veri e sinceri nelle relazioni.
- Questo incontro è stato diverso da quello che di solito accade nella mia vita. Con un passaggio di mano in mano, ci hanno affidato le loro piante e ciò rendeva bene l’idea di quanto importante fosse per loro vedere dove sarebbero finite le loro piante e quindi conoscere chi ne avrebbe avuto cura.
- Abbiamo conosciuto persone speciali e, grazie al loro lavoro ed al nostro, il giardino della scuola sarà più bello.
- Mi ha colpito la parlantina di Danilo che ammetteva di avere 25 anni … chissà quanti sono! E’ una persona fantastica, il più aperto fra tutti loro e pure un grande tifoso della Roma.
- Non mi aspettavo di incontrare delle persone con seri problemi, ma poi mi sono trovato quasi subito a mio agio, anche se il rapporto tra noi non è stato solo verbale.
- Mi ha colpito l’educatore Fabrizio: ci mette molta voglia e passione nell’aiutare queste persone.
- E’ stata la dimostrazione della collaborazione tra questi ragazzi. Spesso questo viene ignorato nella vita di tutti i giorni.
- E’ stato un incontro emozionante. Interagire con persone “diverse” non mi capita tutti i giorni e sono stata contenta di questa esperienza. Sono ragazzi molto dolci, con molta voglia di fare. Anche gli educatori si sono rivelate persone molto pazienti, che fanno il loro lavoro con grinta e amore. Spero in un prossimo incontro con Danilo, Vittorio, Mimmo, Ivana e anche Giorgio, Fabio, Marco, Alessandro.
Quarta e Quinta E cat Buonarroti
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