#scuolaperta 6 marzo – al Buonarroti si parla di bullismo

evento

17 Maggio 2025

Cos'è

BULLISMO E CYBER BULLISMO

Il bullismo è una forma di persecuzione contro una persona, debole e incapace di difendersi, compiuta da un singolo bullo o anche da un gruppo. Il sopruso può essere di tipo fisico, verbale o psicologico.

Negli ultimi anni si è diffusa una forma insidiosa di bullismo che utilizza i moderni mezzi di comunicazione ed è per questo chiamata “cyber bullismo”.

Lo scopo del cyber bullo è di infastidire, offendere, spaventare, imbarazzare, umiliare una persona ritenuta debole e quindi facilmente attaccabile. Le vittime sono scelte per la loro timidezza, per caratteristiche fisiche, per l’orientamento sessuale, la disabilità, l’estrazione sociale, la nazionalità.

Le conseguenze sulla vittima

Per i giovani la distinzione tra vita on line e vita off line purtroppo è davvero minima. Comunicare con gli amici nei social network e nelle chat è parte della vita di tutti i giorni, per cui l’attacco personale in questi luoghi virtuali è vissuto con angoscia e senso di impotenza.

Difficilmente la vittima reagisce ed ha il coraggio di denunciare. L’isolamento e la depressione sono le conseguenze più frequenti, senza voler pensare alla conseguenza estrema del suicidio.

Il ruolo della scuola

Tutta l’esistenza degli esseri umani si snoda attraverso l’appartenenza a gruppi di vario tipo. Un gruppo è un organismo che nasce e si sviluppa secondo determinati processi strutturali, con precise norme, ruoli, complesse dinamiche interne che vanno dall’aggregazione allo scontro, dall’omologazione alla rottura.

A volte gli adolescenti creano gruppi omologati, in cui i vari membri non riescono ad esprimere autonomia e specificità e in cui l’individuo è al servizio della collettività. In questi contesti possono nascere le crudeli alleanze del branco contro i più deboli. Tutto questo spesso accade a scuola.

Fortunatamente la scuola è anche il luogo dove si può fare tanto per prevenire o eventualmente denunciare il reato di bullismo.

Educare i giovani sin dalla prima infanzia a coltivare i propri sogni, a non negarli per asservimento al “gregge”, può aiutarli a crescere liberi e a fare i conti con l’assunzione di responsabilità, necessario ponte verso l’età adulta. Naturalmente per sottrarsi alla dipendenza da un gruppo che non permette l’espressione della propria differenza ci vuole un po’ di coraggio. Ecco che entra in gioco l’attenzione, la sensibilità e la determinazione dei docenti, della scuola tutta e naturalmente della famiglia.

Prof.ssa Cristina Lanzillotta

 

Invitiamo pertanto i nostri studenti e le loro famiglie a dedicare un po’ del loro tempo alla visione di uno speciale di RAI 2 #MAIPIUBULLISMO# condotto da Daniele Piervincenzi, che racconta la storia di Noemi, una ragazza di 17 anni che subisce angherie ed umiliazioni sin dalla frequenza delle scuole elementari. Le conseguenze di questa sua esperienza sono una profonda depressione, solitudine ed una totale chiusura nei confronti della famiglia, si sente inadeguata agli occhi del mondo, addirittura si convince di essere disabile.

RAIPLAY

 

Per chi è appassionato di musica, una bella playlist: NoBullismo

 

Due letture

Io bullo

Alessandro è un ragazzo di tredici anni che vive in una delle periferie più difficili di Palermo, dove la strada fa da scuola. L’arresto forzato del padre, accusato di omicidio, e il simbolico passaggio del ruolo di capofamiglia a lui segnano il suo modo di relazionarsi con gli amici. Con il grugno sul volto e il pugno chiuso, è sempre pronto ad attaccar briga anche per un nonnulla. Così si è guadagnato il rispetto del quartiere e trascorre le sue giornate in pace. In classe si sente il padrone e non rispetta le regole. Appoggiato dai suoi amici di sempre, Ciccio, Paolo e Viciù, insulta i compagni, specialmente i più deboli, attribuendo loro nomignoli offensivi. Si appropria del materiale scolastico altrui e lo distrugge per puro divertimento. Ha un atteggiamento spaccone e nessuno osa contraddirlo, tranne Caterina che lo fronteggia senza timore. Un giorno, però, Alessandro mette a repentaglio la vita di un compagno, Danilo, anche se non era sua intenzione. Da questo tragico evento inizia una riflessione su se stesso che gli farà capire molte cose.

 

Camminare

Asja ha quattordici anni, l’aria spavalda e gli occhi inquieti. Vive in un quartiere popolare con una madre sempre depressa e va male a scuola. Ruba nei negozi e chatta con ragazzi più grandi. Esce di nascosto e si accanisce contro la sua compagna di classe Maria, troppo remissiva, troppo studiosa, troppo per bene. Asja è una ragazza difficile, cammina con fatica e non si separa mai dalle amiche del cuore. Poi un giorno si mette nei guai e tutto cambia. Inizia così una corsa alta ricerca della vera se stessa. Un romanzo sul bullismo al femminile raccontato dal punto di vista della “ragazza cattiva”. Sul significato dell’amicizia, della luce che accende dentro il primo amore e del valore del perdono.

 

E, infine, qualche domanda per riflettere

  • Pensi che i social possano esporti a pericoli?
  • Secondo te i cyber bulli sono persone forti o deboli?
  • Conosci le conseguenze penali del reato di bullismo e cyber bullismo?
  • Chi è vittima di bullismo che adulto sarà?

Per chi volesse è a dispsozione anche tramite il questionario online: basta inserire nome e cognome e il codice ZT4GENAXN

 

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